Il futuro di Seat-Pagine Gialle?

Crescono sempre di più, all'interno e all'esterno del Gruppo Telecom Italia, le voci di un'imminente ristrutturazione di Seat-Pagine Gialle , che potrebbe preludere a una sua cessione intera o parziale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-01-2002]

Fin dall'inizio della nuova gestione di Telecom Italia, Tronchetti Provera e gli altri uomini ai vertici di Telecom Italia come Riccardo Ruggiero e Francesco Locati, non hanno mai nascosto il proprio giudizio su quella che era stata l'operazione chiave della gestione Colaninno: lo scorporo di Tin.it da Telecom Italia con la conseguente fusione con Seat.

L'operazione finanziaria aveva visto il concambio alla pari tra azioni Tin.it e Seat, nonostante le prime - come tutti i titoli della New Economy - soffrissero di ipervalutazione. Oggi tale operazione è sotto l'occhio attento degli inquirenti torinesi per un presunto conflitto di interessi tra Colaninno e Gnutti, amministratori di Telecom Italia, e Colaninno e Gnutti, azionisti di Seat.

Certamente Tronchetti Provera ed Enrico Bondi , Amministratore Delegato di Telecom Italia e Presidente di Seat, non credono nel sogno imprenditoriale di Colaninno di creare una Time-Warner-Aol italiana, fondendo attività editoriali di Seat con quelle multimediali di Tin.it e di un network televisivo come La7, infrantosi con il cambio di maggioranza delle ultime elezioni politiche.

Su questo privilegiano la necessità che un business core delle Tlc come Internet non sia separato dalla casa madre, ma rimanga centrale in Telecom Italia come è per la concorrente Wind, che ha appena fuso i servizi internet per la clientela Business di Wind con quelli di Infostrada.

Per questo vogliono che le attività di Tin.it ritornino in Telecom Italia, e che termini così l'attuale concorrenza interna al gruppo (come per esempio l'Adsl offerta sotto il marchio Telecom Italia e sotto quello Virgilio). E' per questo che non hanno finora messo sul mercato Seat-Pagine Gialle, mentre hanno già ceduto Telespazio, gli immobili e si apprestano a vendere La7.

Per non affondare del tutto Seat-Pg dal punto di vista azionario, un titolo che ha registrato il calo più vistoso del mercato nuovo e vecchio nell'ultimo anno, potrebbe esserci, a fronte dello scorporo da Seat delle attività Internet, l'accorpamento in Seat-Pg di tutta l'attività di gestione dell'Elenco Abbonati, e le directories, che oggi si trovano divise tra Seat, Telecom Italia e Tim.

La nuova Seat concentrata sulle Pagine Bianche e Gialle, un mercato che sta per essere completamente liberalizzato, potrebbe essere allettante per un Gruppo editoriale come la De Agostini, che ne aveva ceduto il controllo a peso d'oro e oggi ne rientrebbe in possesso a prezzi di saldo scontatissimo; altri possibili acquirenti sono la Mondadori-Mediaset del Capo del Governo, o la Rcs di Romiti, o un po' tutte queste case editrici. Così si realizzerebbe quella separazione tra gestore telefonico e gestore dell'elenco abbonati che l'Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni potrebbe decidere nelle prossime settimane.

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Pier Luigi Tolardo

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