Servizio antibufala: soldi facili dalla Nigeria (3)

Ma davvero ci crede qualcuno?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-03-2002]

Riassumendo: una persona che non vi conosce vi offre un affare chiaramente poco pulito in un lontano paese africano. Basta un attimo di raziocinio per rendersi conto che la cosa non sta in piedi. Ma evidentemente il raziocinio è una risorsa piuttosto scarsa, dato che c'è sempre qualcuno che abbocca anche alle truffe più improbabili. Infatti il già citato sito delle Poste USA segnala che l'ammontare del raggiro è di circa 100 milioni di dollari l'anno soltanto verso gli Stati Uniti.

Ma cosa succede se si risponde all'invito?

Se non vi bastassero queste autorevoli conferme, ecco cosa succede a chi risponde all'invito: lo ha fatto un mio impavido lettore (che identificherò soltanto con il suo nome di battaglia, Papalla).

Riassumo traducendo dall'inglese: Papalla si è offerto di accettare l'invito, esprimendo però una certa sorpresa a proposito dell'elevato ammontare dell'affare e delle commissioni abbondanti. Come mai tanta generosità? Non sarebbe meglio incontrarsi prima di imbarcarsi in quest'operazione?

La risposta del truffatore è stata questa: la commissione si basa sul "contributo che ci aspettiamo da lei" ("Please note very carefully the high commission you will receive is based on the contribution we expect from you."). Anzi, caso mai non si fosse capito, "la commissione non è gratuita: deve sostenerci/assisterci finanziariamente nello smistamento delle approvazioni burocratiche da parte di vari ministeri federali" ("So please the commission is not free. you have to support/assist us financially to process the documentary approvals aspect of this transaction from various federal ministries and offices concerned before this transfer is done into your bank account.").

Seguono i dettagli della proposta: la vittima dovrebbe registrare la propria azienda in Nigeria, retrodatando la registrazione al 1997 per dimostrare di essere in attività da tempo in modo da giustificare le somme in gioco come parte del proprio giro d'affari. Dopo una lunghissima serie di approvazioni, permessi e concessioni da ottenere presso le autorità nigeriane, i soldi saranno sul conto della vittima "in meno di 48 ore".

Insomma, se non sentite puzza di bruciato neanche a questo punto, posso solo consigliarvi di farvi un bel viaggetto in Nigeria. Poi, però, non venite a piangere da me.

Dettagli su questa e altre bufale della Rete presso la pagina antibufala.

1 - E' una truffa e si vede
2 - Fonti e note
3 - Ma davvero ci crede qualcuno?

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Paolo Attivissimo

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