Antibufala: l'aereo fantasma caduto sul Pentagono

In Rete sta spopolando la segnalazione di un sito che "dimostra" che l'11 settembre il Pentagono non fu colpito da un aereo di linea.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-03-2002]

Ringrazio eddo, che ha scovato la pagina di Snopes.com dedicata a questa bufala. La versione Web di quest'indagine, corredata di foto, è presso questa pagina.

In questa bufala non c'è un vero e proprio messaggio standard: semplicemente c'è il passaparola allarmato degli utenti della Rete, che si segnalano a vicenda un sito (questo nella versione italiana) che "dimostra" che l'11 settembre 2001 il Pentagono non fu colpito da un aereo di linea pilotato da terroristi suicidi e che l'esplosione è invece dovuta ad altre misteriose cause: nientemeno che un complotto di "qualcuno" che aveva accesso al Pentagono.

Il sito pone una serie di domande inquietanti, corredandole di fotografie che sembrano avvalorare la tesi che nessun aereo ha colpito il Pentagono.

Perché è una bufala

Le fotografie sono autentiche e non ritoccate (sono tratte direttamente da siti militari statunitensi), ma sono scelte ad arte per non far vedere i rottami dell'aereo e il suo punto d'impatto.

Trovate un'analisi dettagliata di questa bufala presso questi siti:
Snopes
Urbanlegends
Hoaxbuster

La migliore analisi in assoluto è presso Paulboutin.

Le domande del sito Asile.org sono riportate qui sotto, con le relative risposte antibufala.

"Si vede chiaramente che solo il primo anello è stato toccato dall'aereo. I quattro anelli più interni sono intatti e sono stati danneggiati soltanto dall'incendio che si è sviluppato dopo l'esplosione. Riuscite a spiegare come un Boeing 757-200, del peso di circa 100 tonnellate che si schianta ad almeno 400km/h possa aver danneggiato soltanto la facciata del Pentagono?"

In realtà non è vero che "solo il primo anello è stato toccato dall'aereo". La stessa foto usata da Asile.org mostra che i danni si estendono fino al terzo anello. Certo il fuoco si è propagato dopo l'esplosione, come sostiene Asile.org, ma che dire di quella macchia nera isolata, lungo la fiancata interna del terzo anello, circondata da zone non bruciate? Non vi pare che sia invece la logica conseguenza di un aereo che penetra nell'edificio?

Anche nella seconda foto presentata a sostegno della tesi di Asile.org i danni al secondo anello ci sono eccome: semplicemente sono mascherati dai detriti del primo anello.

"Si può notare che solo il piano terra è stato toccato dall'aereo. I quattro piani superiori sono crollati alle 10:10 circa. L'altezza dell'edificio è di 24m. Riuscite a spiegare come un Boeing alto 13,6m, lungo 47,3 m, apertura alare di 47,32m ed una cabina larga 3,5m possa aver toccato soltanto il piano terra dell'edificio?"

In realtà non è vero che solo il piano terra è stato toccato. Asile.org ha semplicemente scelto una foto in cui la breccia è coperta dai getti d'acqua dei pompieri. Stando ai resoconti ufficiali, l'aereo ha colpito il primo e il secondo piano. Ma naturalmente i resoconti ufficiali e i rapporti dei testimoni possono essere tutti falsi, argomenteranno i complottisti.

"Sapendo che il Boeing 757-200 ha penetrato l'edificio all'altezza del piano terra, trovate nell'immagine qualche rottame dell'aereo."

Nell'immagine scelta da Asile.org indubbiamente non ci sono tracce dell'aereo. Ma riflettete un attimo: un aereo di oltre cento tonnellate, lanciato ad almeno 400 chilometri l'ora, cosa avrebbe dovuto fare, rimbalzare contro i muri del Pentagono?

Il motivo per cui non ci sono rottami all'esterno del Pentagono è molto semplice: l'aereo ha fatto quello che le leggi della fisica gli imponevano di fare, ossia è penetrato profondamente nell'edificio, esattamente come è successo tragicamente al World Trade Center. L'entità dei danni è ben visibile in una foto che mostra l'area interessata dai lavori di ripristino.

Tuttavia ci sono eccome delle foto che mostrano alcuni piccoli rottami dell'aereo all'esterno del Pentagono, proiettati all'indietro dall'esplosione: ecco una di queste foto.

Naturalmente gli appassionati di ipotesi di complotto potranno argomentare che quel pezzo di fusoliera potrebbe essere stato messo lì da "qualcuno".

C'è anche il filmato dell'impatto. Tuttavia alla risoluzione a cui è disponibile online, l'aereo è praticamente invisibile (nel primo fotogramma, qui sotto, si vede un minuscolo dettaglio di quella che sembra essere la deriva dell'aereo). I complottisti potranno quindi ribattere che l'aereo in realtà non c'era oppure è stato aggiunto digitalmente.

"Potete spiegare perché il Segretario alla Difesa ha ritenuto necessario coprire il prato di sabbia e sassi nonostante esso non sia stato danneggiato dall'attentato?"

Il prato è stato coperto semplicemente per agevolare il transito dei mezzi pesanti di soccorso e ricostruzione. E' una prassi comune quando occorre far lavorare dei veicoli molto pesanti in zone erbose e cedevoli.

Inoltre non risulta che l'ordine sia partito dal Segretario alla Difesa. Se Asile.org ha documentazione in merito, la tiri fuori.

"Riuscite a spiegare cosa sia accaduto alle ali dell'aereo e perché queste non abbiano causato alcun danno?"

Bugia spudorata. La foto che accompagna l'immagine è stata inquadrata in modo da non far vedere le due grandi zone bruciate ai lati della breccia, che sono invece chiaramente visibili.

"Riuscite a spiegare perché il comandante dei pompieri non riesce a dire dove si trovano i resti dell'aereo?"

Bugia. Il comandante dei pompieri non ha alcun problema a dire dove si trovano i resti dell'aereo. Dice infatti (come riportato da Asile.org): "vi erano alcuni frammenti di aereo visibili dall'interno durante le operazioni di spegnimento dell'incendio di cui parlavo, ma non si trattava di rottami di grosse dimensioni. Non ci sono pezzi di fusoliera o cose simili."

In altre parole, i pezzi dell'aereo ci sono, ma sono tutti molto piccoli, come del resto ci sarebbe da aspettarsi da un impatto del genere.

"Riuscite a trovare il punto d'impatto dell'aereo?"

Sì! La domanda è accompagnata da una foto in cui il punto di impatto è coperto dai getti d'acqua dei mezzi di soccorso: sta proprio dietro il pompiere in piedi sulla sinistra, nella foto più piccola. Infatti notate che le finestre sono tutte inclinate più o meno partendo da metà dell'immagine verso sinistra, come se la struttura avesse ceduto in quella zona nella parte bassa dell'edificio. Guarda caso, Asile.org ha scelto proprio due foto in cui i getti sono disposti in modo da non far vedere bene la breccia, che però si intuisce lo stesso se si guarda con calma l'immagine.

Il vero complotto è Asile.org

Innanzi tutto, la pagina Web di Asile.org contiene "Web bug": piccole immagini di un pixel, intenzionalmente invisibili, che servono per seguire le tracce di un documento e sapere quando viene aperto e da chi viene aperto. I Web bug sono una forma molto diffusa di sorveglianza e di tracciamento dei documenti.

Asile.org inoltre contiene inoltre rimandi a un libro recentemente pubblicato, che darebbe una spiegazione alternativa agli attacchi e all'intera vicenda. Viene dunque il dubbio che si tratti di una squallida mossa pubblicitaria, nata per lucrare sulle tragedie altrui.

Ci sono anche dei fini politici. Infatti secondo il giornale francese Le Monde, dietro questa faccenda c'è Thierry Meyssan, noto radicale di sinistra estremamente attivo in Rete tramite siti come Reseau Voltaire. Suo figlio, Raphaël Meyssan, è webmaster di Reseau Voltaire e guarda com'è piccolo il mondo anche di Asile.org. La teoria di Meyssan è che il governo americano abbia perpetrato quest'orrore verso i propri concittadini (per quali scopi è meglio non chiedere), accusando poi i terroristi stranieri.

In attesa di maggiore documentazione, personalmente mi associo a Snopes.com e applico la Legge di Carl Sagan: "affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie".

E già che ci sono, mi permetto di fare anch'io le mie domande ai complottisti di Asile.org:

-- Tutte qui le foto che "dimostrano" la vostra tesi? Non ce n'è nessuna che mostri chiaramente e inequivocabilmente la facciata del Pentagono colpita soltanto al piano terra?

-- Le bruciature ai lati della breccia sono state fatte dagli artisti della CIA per rendere più plausibile la storia dell'aeroplano?

-- Le testimonianze delle migliaia di persone che si trovavano nelle vicinanze del Pentagono, che è in mezzo alla città, e ha dichiarato alle TV e ai giornali di aver visto l'aereo, sono state inventate tutte di sana pianta? Oppure quel giorno Washington era piena di comparse pagate dal governo USA per testimoniare il falso? Quanto sarebbe vasto questo complotto?

-- Se le congetture di Asile.org sono fondate, che fine avrebbe fatto allora il volo 77 della American Airlines, e soprattutto dove sono finiti tutti i passeggeri (64 persone equipaggio compreso). Tutti svaniti nel nulla? L'aereo si è schiantato altrove senza che se ne accorgesse nessuno?

-- Una delle persone a bordo, fra l'altro, era Barbara Olson, moglie di un alto funzionario del Dipartimento di Giustizia. Non stiamo dunque parlando di individui anonimi e senza storia, che si "creano" e si "fanno sparire" senza lasciare traccia. Le loro biografie sono presso questa pagina.

Questa è la vita reale, mica X-Files. Abbiate almeno un po' di rispetto per le vittime di questa tragedia.

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Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

{Dario de Judicibus}
Non sono ancora convinto Leggi tutto
21-1-2006 16:47

Sì Madvero, si dice cloche, ma ce l'ho avuta in mano solo dal 96 al 2002, e non certo 'sempre'... guarda che il motore non c'entra niente, io mi riferivo solo alla dirigibilità del mezzo, che è assolutamente istintiva e molto più facile della dirigibilità di un mezzo stradale, e senza bisogno di guardare alcuno degli strumenti sul... Leggi tutto
15-11-2005 10:44

emmett, la fai facile tu che hai sempre avuto una cloche vera in mano !!! (si dice cloche?) c'è anche chi ha sputato sangue per imparare ad andare diritto lungo un rettilineo a 10 all'ora con una semplice macchinina, caro mio... non tutti "sentono" i motori...
15-11-2005 01:05

Pilotare personalmente un aereo vero, piccolo o grande che sia, è infinitamente più facile, nel senso di facilità nell'imporre una traiettoria, che pilotare un simulatore o, peggio ancora, radiocomandare un aeromodello. Il motivo è semplicissimo: quando sei ai comandi e voli davvero, (parlo del volo a vista, non di quello strumentale)... Leggi tutto
15-11-2005 00:58

E allora sono io che sono un pilota nato. Non mi piacciono i flight simulator, mi annoiano e non mi ritengo capace. Pero' la prova l'ho fatta, due o tre volte, avendo quattro zii che lavorano, o hanno lavorato, come piloti. Io ci sono riuscito benissimo. Continuo a pensare che un individuo mediamente dotato, con alle spalle svariate... Leggi tutto
14-11-2005 12:13

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