Siete ancora appesantiti dai festeggiamenti di fine anno? E pensare che c'è chi ha avuto occasione di inaugurare il 2001 quindici volte di fila ed è rimasto sempre sobrio. Chi corre cento volte più veloce di Schumacher non può permettersi disattenzioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-01-2001]
I supervelocisti astemi in questione si chiamano Sergei Krikalev, Yuri Gidzenko e Bill Shepherd. Non sono atleti da stadio o campioni di Formula Uno, ovviamente, ma astronauti: vivono a bordo della nuova stazione spaziale internazionale, compiendo un giro intorno al mondo nel tempo di una partita di calcio. In questo modo il 31 dicembre scorso hanno attraversato ripetutamente la linea del cambio di data, entrando e uscendo dal nuovo millennio ben quindici volte: un record difficile da battere. Ma senza brindisi, purtroppo, perché l'alcool è vietatissimo a bordo, almeno ufficialmente.
Che c'entra tutto questo con Internet? Semplice. Siamo abituati a considerare le missioni spaziali come roba astratta da scienziati e lontana da noi, ma grazie alla Rete non è più così: possiamo vedere la stazione spaziale a occhio nudo tramite le segnalazioni in tempo reale via Internet.
E' uno spettacolo notevole: una stella dalla luce stabile e brillante quasi come il pianeta Venere, che corre veloce nel cielo, attraversandolo in pochi minuti. A volte diventa improvvisamente più luminosa perché il sole si riflette sui suoi pannelli solari, lunghi quanto un campo di calcio, proprio come le automobili in autostrada mandano bagliori quando sono colpite dal sole: con la differenza che questa "automobilina" è a quattrocento chilometri di distanza, eppure la vediamo schizzare veloce sopra le nostre teste. Altre volte si spegne e scompare improvvisamente: niente paura, non è stata rapita dagli Ufo, è soltanto entrata nel cono d'ombra della Terra.
Il mappamondo del sito è intuitivo e automatico da usare, mentre le istruzioni in inglese possono essere un problema: in tal caso scrivetemi presso topone@pobox.com e vi manderò un e-mail con orari e coordinate di avvistamento ogni volta che c'è un sorvolo: in media, un paio di volte la settimana, maltempo permettendo. E' una ragione in più per godersi un bel tramonto d'inverno.
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