Quel che resta di Napster

Napster funziona ancora, ma è l'ombra di se stesso. Dopo l'arrivo dei filtri antipirateria imposti dai tribunali americani, i file musicali scaricati sono diminuiti del 90%.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-06-2001]

Quel che resta di NapsterIn realtà i filtri non funzionano granché: immettendo "Gees" ho trovato senza fatica brani dei Bee Gees dai titoli storpiati appunto per eludere i filtri (trasformandoli ad esempio in Tradegy al posto di Tragedy e in Saturdae Knight Feaver o urdaySat htNig erFev al posto di Saturday Night Fever).

Tuttavia sono efficienti quanto basta per rendere molto scomodo l'uso del servizio, per cui hanno ottenuto il risultato sperato: innescare una massiccia fuga di utenti. Siccome Napster si basa sul libero scambio dei brani musicali presenti sui computer dei suoi utenti, se questi ultimi calano si riduce anche il numero di brani disponibili, per cui il servizio diventa ancora meno interessante, istigando una ulteriore moria di Napsteriti. Un circolo vizioso fatale, insomma.

Come mazzata finale, Napster intende trasformarsi in un servizio a pagamento entro la fine dell'estate, diventando parte di MusicNet, l'iniziativa per la musica online promossa da tre delle cinque grandi case discografiche: AOL Time Warner, EMI e BMG Entertainment. La mazzata non consiste nella richiesta di denaro, perché moltissimi utenti sarebbero ben disposti a pagare per tornare a scaricare musica dalla Rete, ma nella protezione anticopia dei brani.

Infatti pur avendoli pagati, l'utente non potrà masterizzarli a suo piacimento o trasferirli da un computer all'altro o al proprio walkman MP3, neppure per uso personale, senza ricorrere ad acrobazie da vero hacker. In altre parole, scompariranno la semplicità e comodità che sono state alla base del successo di Napster. Un suicidio commerciale annunciato, insomma.

In un modo o nell'altro, dunque, l'era di Napster è finita. Restano però molti altri servizi dello stesso tipo, che vi presenterò nelle prossime puntate. Tutti consentono di scaricare musica gratuitamente e sono immuni ai problemi legali di Napster, ma sono complicati da usare e il loro stesso numero frammenta gli utenti, per cui non offrono la vastità di scelta del loro predecessore. Ma come si suol dire, piuttosto che niente, meglio piuttosto.

Addio, Napster. Come te non ce ne saranno più. E' stato bello.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
 

Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

Mostra i risultati (2209 voti)
Aprile 2024
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics