Il corteo telematico non va contro la legge, lo afferma anche un recente rapporto dei servizi segreti. Il sito è stato ripristinato e sono sorti numerosi mirror, per prevenire ulteriori censure.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-08-2001]
Il Netstrike non è affatto una pratica di hackeraggio. Si tratta di un concetto del tutto diverso: infatti l'azione di puntare il programma di navigazione a un determinato indirizzo non può essere ritenuta illegale, sia pur se eseguita collettivamente, poiché non viene danneggiato fisicamente alcunché. Il risultato che si può ottenere, solo se alla protesta partecipano numerose persone, è quello di bloccare - o per lo meno rallentare - il sito target per un certo periodo; gli effetti sono quindi simili a quelli ottenuti con i cortei di piazza.
Nel "Rapporto sullo stato della sicurezza in Italia", redatto dai servizi segreti a febbraio 2001, il Netstrike viene definito una pratica non illegale: "Sempre più di sovente viene utilizzato l'attacco informatico di tipo Netstrike, che non comporta alcun tipo di reato, poiché si configura come una sorta di corteo telematico, finalizzato a rendere impossibile e comunque difficile la consultazione del sito Internet target."
Poiché è stato sequestrato il server (e non il nome di dominio), appena poche ore dopo il sequestro il sito è stato completamente ripristinato, ed è attualmente consultabile in forma integrale all'indirizzo solito. Inoltre, grazie alla solidarietà di numerose parti, sono sorti altrettanto velocemente decine di siti mirror, alcuni anche in lingua inglese.
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