Il 12 agosto 2001 ricorre il ventennale della nascita del PC IBM, il capostipite dei calcolatori che ancora oggi popolano le nostre case e i nostri uffici. Data l'eccezionalità di questa ricorrenza ho deciso di diffondere in rete uno scritto che costituirà uno dei capitoli di un libro di prossima pubblicazione al quale sto lavorando da parecchi anni. In questo testo ho cercato di raccontare la VERA storia del Personal Computer, una storia che sulla base di fatti e documenti reali distrugge falsi miti e leggende infondate, restituendo a personaggi rimasti nell'ombra il posto che meritano nella storia dell'informatica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-08-2001]
Premessa
Per una fortuita combinazione questo messaggio sarà datato "agosto 1981". Non è il frutto di un viaggio nel tempo: trovandomi lontano dal mio computer domestico sono costretto a usare un vecchio macinino dotato di un sistema operativo che non si è ancora accorto del cambio di millennio, e indugia dolcemente nel mese e nell'anno di nascita del "papà" di tutti i PC, un tempo lontano, ma allo stesso tempo vicinissimo, in cui l'attuale uomo più ricco del mondo affermava che "640 k di memoria RAM saranno sufficienti per chiunque".
Termino questa introduzione segnalando che l'utilizzo di questo articolo NON E' GRATUITO. In poche parole non è possibile leggere e basta. Bisogna fare anche qualcos'altro. Se sei arrivato a leggere fin qui non avrai nessun obbligo, ma se prosegui la lettura sei obbligato a pagare. Scegli tu la forma di pagamento: puoi spedirmi indifferentemente un'email, una lettera di ringraziamento o una cartolina del luogo in cui ti trovi, un pacchetto con prodotti tipici della tua regione, un cd-rom o una videocassetta di cartoni animati, limoncello fatto in casa, francobolli, articoli di cancelleria, vecchi 45 giri, libri e fumetti che non leggi più, banchi di Ram da 16 mega, prodotti di erboristeria, ricette segrete, inviti a pranzo, a cena e a dormire presso la tua abitazione, l'indirizzo di un editore famoso con cui pubblicare il mio libro in gestazione (si accettano offerte), T-shirt taglia XXL (preferibilmente non usate), tessere viacard anche parzialmente utilizzate, buoni benzina, biglietti per cinema, teatro e parchi di divertimento, materiale da campeggio e tutto ciò che vorresti ti fosse spedito da qualche sconosciuto. Se proprio ti manca la fantasia, vanno bene anche dei soldi. L'indirizzo a cui inviare materiale elettronico è c.gubitosa@peacelink.it, il resto speditelo in via Bazzini 4 a Milano (20131).
Dopo questa doverosa premessa, molto meno seria di ciò che vi apprestate a leggere, auguro a tutti i lettori di questo testo un altro ventennio di splendide conquiste tecnologiche, scientifiche e culturali, sperando che nel frattempo non spunti fuori qualche altro miliardario occhialuto per raccontarci frottole pretendendo di aver inventato tutto da solo.
Buona Lettura
Carlo Gubitosa, 12 Agosto 1981 :-)
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