Internet Explorer 6, la nuova versione del programma Microsoft per navigare nelle pagine Web di Internet, è caduto scivolando su un biscotto. O meglio su un 'cookiè, che vuol dire appunto "biscotto" in inglese ma in gergo informatico indica i piccoli file usati dai siti Web per ricordare i vostri dati personali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-11-2001]
Normalmente la privacy è salva perché ogni cookie viene scritto sul vostro computer e può essere letto soltanto dal sito che l'ha creato, ma le versioni recenti di Internet Explorer (la 5.5 e la 6.0; quelle precedenti non hanno questo problema) consentono ai malintenzionati di leggere tutti i dati personali contenuti nei cookie semplicemente mandandovi un e-mail (se usate Outlook) o inducendovi a visitare un sito-trappola, magari con la promessa di immagini di donzelle allergiche agli indumenti.
Nel caso di Outlook, Microsoft segnala che non è necessario ricevere un allegato ed aprirlo: basta aprire l'e-mail del malintenzionato. Il problema non si pone se usate un altro programma per la posta invece di Outlook oppure se avete installato gli aggiornamenti di sicurezza di Outlook. Trovate tutti i dettagli, ahimè soltanto in inglese, presso il sito di Microsoft.
Ecco come sapere se siete a rischio: nel menu Start di Windows, scegliete Esegui e immettete "cookies". Vedrete un elenco di file: i cookie, appunto. Apritene uno con un doppio clic: troverete una lunga fila di numeri e, a un certo punto, un indirizzo di una pagina Web.
Il sito dovrebbe rispondervi "No cookies found for site" oppure "You have active scripting disabled in your browser or for some other reason yoùre not affectect by this bug" (sì, c'è proprio scritto 'affectect' invece di 'affected'). Il problema tocca esclusivamente Internet Explorer 5.5 e 6.0; non ha effetto sulle versioni precedenti di Internet Explorer e sugli altri browser, come Opera e Netscape.
Per Internet Explorer italiano c'è per ora ufficialmente soltanto un rimedio temporaneo: andate nel menu Strumenti di Internet Explorer, scegliere Opzioni Internet, Protezione, l'icona Internet, Livello personalizzato, Esecuzione script attivo e cliccate su Disattiva. Riavviate Windows e ripetete il test. Alcuni siti potrebbero non funzionare più, ma almeno sarete protetti (almeno contro questa falla).
Microsoft ha già preparato il rimedio definitivo sotto forma di patch da scaricare, ma non è ancora disponibile in versione italiana; tuttavia gli esperti dicono ufficiosamente che si può usare quella americana.
Per installare la patch, scaricate quella relativa alla vostra versione di Internet Explorer (5.5 o 6.0), facendo attenzione a scaricare la versione della patch apposita per la lingua del vostro Internet Explorer. Purtroppo quella italiana non c'è ancora, quindi o usate Internet Explorer inglese, per il quale la patch è disponibile subito, oppure aspettate che Microsoft realizzi la patch italiana. Chiudete Internet Explorer, eseguite la patch e poi riavviate Windows. Ripetendo il test, non dovreste più vedere i vostri cookie in bella mostra sul sito di Solutions.fi.
In teoria la patch americana si può usare anche su Internet Explorer italiano, ma a vostro rischio e pericolo, perché non è una procedura ufficialmente consigliata da Microsoft e non è disinstallabile: vi conviene applicarla dopo aver fatto un backup integrale di Windows. Ho provato a usare questa patch USA su Internet Explorer italiano e ha funzionato: Solutions.fi non vede più i miei cookie e Internet Explorer sembra funzionare correttamente.
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