Il fatto nuovo del 2002 per il mondo delle Tlc italiane potrebbe essere la nascita di un terzo polo nella telefonia fissa e, forse, anche in quella mobile, accanto al Gruppo Telecom Italia e a Wind-Infostrada.

Franco Bernabè, ex numero uno di Telecom Italia e consulente di primo piano di Fiat per le Tlc, il cui sito è uno dei migliori punti di osservazione sulla New Economy, sarebbe stato incaricato di esplorare la fattibilità di un processo di aggregazione tra le due aziende di Tlc legate alla Fiat: Edisontel e Atlanet, e Albacom, un soggetto che sul segmento della clientela business potrebbe sopravanzare Wind e dare del filo da torcere a Telecom Italia.

Questo processo di aggregazione potrebbe interessare anche la telefonia mobile, se il nuovo gestore che potrebbe nascere sostituisse gli spagnoli di Telefonica nel controllo di Ipse, uno dei gestori assegnatari della licenza Umts.

Nel settore della formazione e dell'e-learning verrà creata sotto il controllo della Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli un polo unico delle attività di formazione del Gruppo Telecom Italia, che sviluppi ancora di più la propria presenza sul mercato esterno della formazione e della formazione a distanza.

L'attuale numero uno operativo di Telecom Italia Riccardo Ruggiero, con il suo braccio destro Francesco Locati, punterà moltissimo sul recupero crediti: ci sono circa 3.600 miliardi da recuperare sulla clientela Business (soprattutto Comuni ed Enti Pubblici) e 1.600 miliardi dalla clientela residenziale. L'altro aspetto su cui puntare è un Customer Care di qualità: Telecom cercherà di giocare la competizione con i gestori alternativi puntando più sulla qualità e sulla customer satisfaction che sull'abbattimento delle tariffe, cercando di ridurre i costi attraverso ulteriori eventuali riduzioni dell'organico, razionalizzazioni e aumento dell'efficienza.

Difficilmente però potranno sfuggire al nodo delle tariffe: l'obbligo di presentare un listino di interconnessione per tariffe flat per il collegamento a Internet su banda stretta per gli Internet Provider, la probabile decisione dell'Autority per le comunicazioni di imporre a Telecom Italia una netta separazione contabile e organizzativa tra Rete e struttura commerciale, riproporranno in maniera ineludibile la competizione su tariffe e canoni.

E' un anno di svolta per tutti, dunque, quello che attende il mondo delle Tlc italiane.

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