La conclusione: non arriveranno mai sulle strade.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-04-2016]
Il futuro in cui le auto a guida automatica saranno gli unici veicoli sulle strade sarà anche un futuro in cui gli incidenti mortali saranno un ricordo del passato: è questa, spesso, la ragione che viene indicata per spingere l'adozione di mezzi che non hanno bisogno di un guidatore umano.
Uno studio della RAND Corporation smonta però questa visione, affermando che non saremo mai in grado di provare che le auto automatiche siano davvero sicure.
Il problema è che servirebbe un tempo lunghissimo per condurre un numero sufficiente di test di guida, tale da generare abbastanza dati per dimostrare che i nuovi sistemi sono più sicuri dei vecchio.
«Anche conducendo i test più aggressivi, le attuali auto a guida automatica dovrebbero guidare decine o anche centinaia di anni per percorrere il numero necessario di chilometri [a generare statistiche affidabili, NdR]: un obiettivo irraggiungibile, se lo scopo è dimostrare le prestazioni di questi veicoli prima di immetterli sulla strada a disposizione della gente comune» scrivono gli autori dello studio.
«I nostri risultati» - continuano - «dimostrano che chi sta sviluppando questa tecnologia e coloro che sottopongono i veicoli a test non possono limitarsi a continuare a guidare per raggiungere una "certificazione" di sicurezza. È invece necessario sviluppare dei metodi innovativi per dimostrare la sicurezza e l'affidabilità».
Nel 2014, le auto tradizionali hanno causato 1,08 incidenti fatali ogni 100 milioni di miglia percorsi. Per dimostrare che un'auto automatica è per lo meno ugualmente sicura, «con una flotta di 100 veicoli autonomi che vengono sottoposti a prova 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno a una velocità media di 25 miglia all'ora (circa 40 km/h), ci vorranno circa 12,5 anni».
Ciò quindi non significa che dal punto di vista pratico le auto non potranno mai essere sicure, ma significa che non si potranno mai garantire statisticamente come sicure o, per lo meno, non lo si potrà fare in tempi accettabili.
Secondo la RAND Corporation, infatti, anche l'aggiunta di test al simulatore non sarà sufficiente per raggiungere una ragionevole certezza della sicurezza di questi veicoli.
Tutto ciò può essere problematico perché, al di là della possibilità che si verifichino situazioni letali non previste, le compagnie di assicurazione potrebbero storcere il naso quando richieste di stipulare un contratto per un veicolo autonomo, oppure potrebbero fissare premi altissimi.
Perplessità potrebbero inoltre sorgere nei legislatori, che potrebbero non volersi assumere il rischio di permettere la libera circolazione di auto che non sono "garantite".
Nonostante lo sviluppo di veicoli completamente autonomi continui a buon ritmo, non possiamo dunque sbilanciarci circa il loro lancio sul mercato: sempre nuove complicazioni rischiano di ritardarne il debutto di parecchio tempo.
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