Il browser di Apple presto non potrà più essere usato per le transazioni finanziarie online: non protegge a sufficienza i propri utenti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-04-2008]
PayPal, che presto potrebbe diventare l'unico sistema di pagamento adottato da eBay non solo in Australia, ma anche nel resto del mondo, ha deciso che è tempo di escludere i browser considerati non sicuri dal compiere transazioni finanziarie online.
L'adozione di questo sistema avverrà per gradi: dapprima gli utenti dei browser insicuri verranno avvisati del pericolo che corrono; in un secondo tempo, invece, verrà loro impedito di continuare, a meno che non cambino programma.
Nella definizione di "browser non sicuri" rientrano tutti quei programmi che non forniscono ai propri utenti degli strumenti utili per combattere il phishing: blacklist, pagine di avviso contro le frodi, supporto ai recenti certificati Ev Ssl.
Nel concreto, saranno condannate le versioni più vecchie dei browser; Barrett ha esplicitamente citato le versioni non più supportate di Internet Explorer e ha dovuto spendere qualche parola anche per Safari, il browser di Apple.
Quest'ultimo, infatti, non integra le protezioni dal phishing che invece offre la concorrenza; per questo motivo i navigatori che usano i Macintosh, sui quali è il browser più diffuso, potrebbero presto trovarsi in serie difficoltà se a Cupertino non prenderanno dei provvedimenti.
In particolare, PayPal insiste sul supporto ai certificati Ev Ssl, che stanno conoscendo un buon successo in quanto forniscono una garanzia in più riguardo alla sicurezza del sito con cui si sta interagendo. Internet Explorer 7 già li supporta, e presto faranno lo stesso gli imminenti Firefox 3 e Opera 9.5. Sul futuro di Safari in questo senso, invece, non si sa niente.
"Apple, sfortunatamente, è rimasta indietro su ciò che avrebbe dovuto fare per proteggere i propri clienti. A questo punto, la nostra raccomandazione è di usare Internet Explorer 7 o 8 quando uscirà, oppure Firefox 2 o Firefox 3, o anche Opera" ha detto Michael Barrett in un'intervista.
L'importanza di questa notizia - come abbiamo già accennato all'inizio - è legata alla società che possiede PayPal, eBay, e all'esorbitante quantità di transazioni online che avvengono con questo sistema. Il sito d'aste, in questo periodo, sta affrontando parecchi cambiamenti per mantenere la propria leadership nel settore, anche a costo di sbarazzarsi di alcuni servizi.
In questi giorni, infatti, si vanno facendo più insistenti le voci secondo le quali eBay si starebbe preparando alla vendita di Skype, il software per le chiamate VoIp che ha acquiestato tre anni fa per 2,6 miliardi di dollari.
In questi anni eBay non è riuscita a integrare Skype nel proprio core business e, per questo, starebbe ora cercando di liberarsene: qualora le voci prendessero corpo, Google potrebbe essere interessata all'acquisto.
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