Il Garante per la privacy fornisce un piccolo vademecum per riflettere.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-06-2009]
Il Garante per la privacy ha diffuso una serie di consigli per chi naviga online, fornendo dati personali e in particolare utilizzando piattaforme di social networking. Si tratta di un libriccino, disponibile in un file Pdf di 24 pagine, dal titolo Guida all'uso corretto della rete.
E' un piccolo vademecum per tutelare la propria identita' e i dati personali. C'è un breve preambolo con la storia dei social network e poi subito si sottolinea come queste "realtà" tendano a dare un falso senso di intimità che favorisce da parte di molti l'allentamento della attenzione e il diffondere dati del proprio privato che normalmente non si concederebbero altrettanto facilmente.
Anche perchè, ancora una volta è bene ricordarlo, molto spesso ciò che è messo online lo è "per sempre". Ed infatti è proprio questo il primo avvertimento: quando i propri dati personali sono stati immessi su un social network, sostanzialmente se ne perde il controllo e spesso il proprio profilo non e' piu' cancellabile, ma semplicemente disattivabile. Tanto più che molto spesso sono competenti, in caso di dispute legali, tribunali e legislazioni estere.
Fornire luogo e data di nascita reali assieme al proprio nome e cognome permette automaticamente di ricostruire facilmente il codice fiscale corrispondente. Naturalmente è bene non usare gli stessi dati di login che vengono utilizzati per altri siti, tanto più se importanti come conti online.
Nella sezione "Ti sei mai chiesto", sono presenti alcune domande che retoricamente il Garante pone al lettore. Sicuri che le foto che tanto facilmente spesso si inseriscono online, si mostrerebbero allo stesso modo a un nuovo amico o al nuovo ragazzo/a? Il vecchio detto "non accettare caramelle dagli sconosciuti" così come non raccontare dettagli di se stessi, perché non dovrebbero valere in un mondo di contatti online ma pur sempre reale?
E ancora. Analogamente a come normalmente si istruiscono i bambini a guardarsi dai pericoli del normale quotidiano, si parla loro anche dei pericoli della rete? Sappiamo che molti servizi di chat e anche quelli offerti dai siti di social network permettono di registrare e conservare i log delle conversazioni avvenute con altri utenti?
Insomma, ancora una volta il punto fondamentale dovrebbe essere quello di utilizzare uno strumento con consapevolezza, agendo con le stesse cautele utilizzate nel mondo reale quotidianamente: perchè, tanto più su un social network, online non implica non reale.
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