La banda liberata dal segnale analogico si può riutilizzare per portare la Rete là dove non arriva la fibra.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-11-2010]
Raggiungere le zone rurali con una connessione a Internet è sempre un problema: posare i cavi necessari è spesso improponibile e installare impianti di connettività mobile è forse più semplice ma certamente anche molto costoso.
La soluzione a questi problemi arriva dall'australiano CSIRO - Commonwealth Scientific and Industrial Research Organizationa - alle prese con il problema di portare la Rete lontano dalle grandi città.
La chiave sono le antenne televisive, presenti pressoché dappertutto e, ovviamente, in grado di ricevere segnali da un ripetitore relativamente vicino.
La tecnologia che permette tutto ciò - non a caso sviluppata dall'ente che detiene un brevetto chiave sul Wi-Fi - si chiama Ngara e avrebbe costi di impiego contenuti, poiché si tratterebbe soltanto di adattare un'infrastruttura già esistente.
"Tutte le tecnologie senza fili concorrenti" - spiega Robin Simpson, direttore del settore wireless di Gartner - "usano alte frequenze e richiedono nuove stazioni di trasmissione, l'uso di una nuova parte dello spettro e l'installazione di nuove antenne. Riutilizzare ciò che è stato abbandonato insieme alla TV analogica è una strategia di mercato molto più semplice".
Il dottor Ian Opperman, direttore del centro ICT del CSIRO, spiega in che cosa consiste la prima metà di Ngara, quella che consente l'upload contemporaneo a sei utenti senza che alcuno scenda sotto i 12 Mbit/s: "chi non vive vicino alla rete in fibra potrà usare il nostro sistema ed essere in grado di caricare un video su YouTube in tempo reale senza veder cambiare il proprio data rate, nemmeno se cinque dei suoi vicini iniziano a fare lo stesso".
Questa prima fase permette di ottenere la velocità in upload di 12 Mbit/s per canale televisivo (ogni canale sono 7 MHz) grazie alla sua alta efficienza spettrale, pari a 20 bit al secondo per Hertz.
La sperimentazione inizierà a dicembre in Tasmania, a Smithton, mentre il CSIRO sta già lavorando sulla seconda fase, che promette una velocità di download ancora pari a 12 Mbit/s.
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