Agcom approva le regole per la NGN

Telecom dovrà affittare la rete in fibra dal 2013. Gli operatori saranno obbligati a condividere le infrastrutture passive.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-01-2011]

NGN regole Agcom fibra Telecom unbundling bitstrea

Il 2011 è arrivato e Agcom, come promesso, ha iniziato a occuparsi delle regole per la costituzione di una rete di nuova generazione, la cosiddetta NGN.

Martedì il Consiglio dell'Autorità ha approvato il documento che definisce le modalità per la costituzione e l'accesso alle reti che offrono la banda ultralarga, e ora lo sottoporrà agli operatori del settore.

Per quanto riguarda la fibra, l'operatore dominante - Telecom, tipicamente - dovrà affittare alla concorrenza l'infrastruttura come avviene già oggi per il rame, ma potendo seguire le richieste del mercato; tale obbligo per l'unbundling parte nel 2013.

Fino ad allora, nei luoghi in cui esiste un'infrastruttura alternativa in banda larga creata dai concorrenti, Telecom dovrà fornire subito il bitstream (interconnessione all'ingrosso) a prezzi "equi e ragionevoli"; se invece l'alternativa manca, allora potrà fornirlo a prezzi di mercato, regolati sui costi.

L'accesso e la condivisione delle infrastrutture saranno inoltre obbligatorie sino all'edificio dell'utente.

Infine Telecom dovrà costituire un database in cui radunerà tutte le informazioni sulle infrastrutture: "opportuno che l'operatore notificato rendesse disponibile agli altri operatori autorizzati un sistema informatizzato per l'acquisizione di informazioni circa la cartografia dei condotti e delle camere di accesso della rete e della palificazione, circa la disponibilità di fibra spenta nella rete di accesso, nonché informazioni sugli edifici che vengono cablati".

Lo sviluppo di una rete in fibra è ormai una priorità per l'Italia, che in Europa è agli ultimi posti per la banda ultralarga, seguita solo da Grecia, Bulgaria e Romania.

Sempre martedì Agcom ha anche dato il via alla messa a punto per il bando di gara per le frequenze LTE.

A questo proposito l'Autorità spera che "possano essere messe a disposizione, oltre a quelle della banda a 800 MHz, tutte le risorse frequenziali disponibili, parte delle quali sono attualmente in uso dal Ministero della Difesa nonostante, da tempo, ne sia stata richiesta la liberazione, come del resto previsto dalla normativa comunitaria".

La procedura di gara dovrebbe essere coordinata da un comitato di ministri, la cui costituzione è stata proposta dall'Agcom al governo in ragione della "particolare rilevanza nazionale" della gara, che dovrebbe fruttare 2,4 miliardi di euro.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
E' corretto utilizzare i social network in ufficio?
Sì, perché offrono numerose occasioni per migliorare la propria produttività.
Sì, perché sono strumenti validi per condividere opinioni lavorative con amici e colleghi.
Sì ma con moderazione: una pausa di cinque minuti ogni tanto allenta la tensione e migliora la produttività.
No, perché la commistione tra aspetti privati e professionali generata dall'utilizzo di questi strumenti potrebbe causare problemi sul posto di lavoro.
No, perché non è corretto scambiare opinioni relative a questioni lavorative attraverso i social media.
No, perché hanno un impatto negativo sulla produttività.
Non saprei.

Mostra i risultati (2196 voti)
Maggio 2024
Chatbot, fallimenti a ripetizione
Imparare l'hacking
Il passaporto elettronico si farà alle Poste, anche nei comuni più grandi
Google infila la IA dappertutto
Il reddito universale di base secondo OpenAI
Windows 11 24H2 cripta tutti i drive all'insaputa dell'utente
L'app per snellire Windows 11 rimuove anche la pubblicità
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
La fine del mondo, di silicio
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 31 maggio


web metrics