Una semplice ricerca con Google apre le porte delle videocamere IP. Mettendo a rischio i luoghi che dovrebbero proteggere o violando la privacy dei cittadini.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-01-2011]
Le videocamere di sicurezza controllabili via Internet - le cosiddette IP camera - sono utili perché permettono di tenere sotto controllo un ambiente a distanza sfruttando le risorse del Web.
Per questo motivo sono largamente impiegate da privati per proteggere le proprie attività (per esempio un negozio) ma anche dalle amministrazioni di vario livello a scopo di videosorveglianza, con l'idea sottintesa per cui le immagini riprese sono visibili soltanto dagli addetti (assicurazione in base alla quale molti sono disposti a rinunciare alla propria privacy in nome della sicurezza).
Invece spesso chi le utilizza non si rende conto di quanto sia importante configurarle affinché non mettano le loro immagini a disposizione di chiunque ne conosca l'indirizzo IP o sappia utilizzare Google.
"Una volta che una videocamera IP è installata e online, gli utenti possono accedervi e hanno bisogno solo di un browser e di un'applet (tipicamente Flash, Java o ActiveX) per vedere le riprese in tempo reale o registrate, controllare le videocamere stesse o accedere alle impostazioni" spiega Connor.
Conoscendo i modelli delle videocamere e utilizzando parametri come intitle, inurl, intext e altri, Google restituisce tra i risultati le pagine di diverse videocamere.
Anzi, il fenomeno è così diffuso che esistono siti e forum espressamente dedicati a scovare videocamere involontariamente accessibili.
Il problema è che tra queste ci sono quelle che permettono di visualizzare l'interno di quei luoghi - negozi, uffici, persino banche - che dovrebbero proteggere e invece contribuiscono a rendere più vulnerabili, fornendo ai malintenzionati informazioni utilissime.
Tom Connor spiega anche di essere riuscito ad accedere alle videocamere di tre semafori in Texas, di cui avrebbe anche potuto modificare le impostazioni, per non parlare delle otto videocamere che trasmettevano contenuti pornografici live.
Eppure sarebbe semplice utilizzare gli strumenti messi a disposizione dai software che accompagnano le videocamere per evitare accessi indesiderati (a partire dalla modifica delle credenziali di default): chiunque ne gestisca una farà bene a controllare le proprie impostazioni.
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