USA, la giuria si sceglie su Facebook

I social network sono fonti preziose d'informazione per avvocati e procuratori: permettono di scandagliare le vite private dei giurati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-02-2011]

USA giuria Facebook

Nei Paesi dove nei processi si utilizzano giurie popolari, come gli Stati Uniti, Facebook sta diventando uno strumento sempre più utilizzato sia dagli avvocati della difesa che dai procuratori.

Basandosi su quanto postato dai giurati nel proprio profilo, infatti, entrambi vengono a conoscenza di dettagli sulle loro convinzioni personali che possono essere molto utili nel formulare una strategia vincente per convincere la giuria.

Secondo il Wall Street Journal questa sta diventando una pratica ormai piuttosto diffusa; i social network verrebbero anche utilizzati per stabilire se un potenziale giurato sia o meno adatto al compito in base ai contenuti da lui pubblicati in Rete.

Rispetto alle interviste personali, si tratte certamente di un risparmio di tempo; d'altra parte alcuni avvocati - riporta sempre il WSJ - temono che utilizzando Facebook la valutazione dei candidati sia troppo superficiale, mentre un colloquio diretto permetta di ottenere informazioni più certe. L'articolo continua sotto

C'è anche chi non si fa problemi nell'utilizzare le possibilità offerte dalla Rete. Un procuratore distrettuale del Texas ha fornito tutti i propri collaboratori di iPad affinché possano setacciare il web durante la scelta dei giurati.

Lo stesso procuratore starebbe anche studiando una proposta che gli permetterebbe di scavare più a fondo nelle vite dei componenti della giuria: garantire loro pieno accesso alla rete Wi-Fi del tribunale durante il processo, a patto che concedano l'amicizia ai dipendenti del suo ufficio, fornendo così accesso a quelle informazioni riservate soltanto agli amici.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

La notizia è riportata correttamente, se c'è un errore è forse nel comportamento del procuratore distrettuale, ma di questo lascio a voi discuterne...
1-3-2011 13:37

Più che vero! Pareva strano anche a me. Se tendono ad isolare la giuria per evitare influenze esterne, come potrebbero fornire accesso ad internet ai giurati senza inficiare il processo? (messaggio editato) Leggi tutto
1-3-2011 13:25

Abbiamo letto troppi libri e visto troppi film americani per non sapere che la prima parte dell'articolo è assolutamente plausibile. Ma la parte quotata mi pare contrasti con la norma che una volta costituita la giuria non si può più influenzare il giurato se non con ciò che viene detto in aula nel corso del processo, ricordiamoci i... Leggi tutto
1-3-2011 11:18

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

Mostra i risultati (2211 voti)
Maggio 2024
Chatbot, fallimenti a ripetizione
Imparare l'hacking
Il passaporto elettronico si farà alle Poste, anche nei comuni più grandi
Google infila la IA dappertutto
Il reddito universale di base secondo OpenAI
Windows 11 24H2 cripta tutti i drive all'insaputa dell'utente
L'app per snellire Windows 11 rimuove anche la pubblicità
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
La fine del mondo, di silicio
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 31 maggio


web metrics