Dopo la notizia a sorpresa della settimana scorsa, Colaninno torna alla carica per aumentare il canone telefonico, un balzello ormai anacronistico.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-10-2000]
La settimana scorsa avevamo già segnalato l'assurda pretesa di alzare il canone Telecom; la notizia era comparsa su tutti i giornali, poi (come sempre accade) altre notizie si sono sovrapposte e l'attenzione è venuta meno. Tuttavia Colaninno, presidente e amministratore delegato di Telecom Italia, non sembra intenzionato a desistere: è tornato alla carica su questo argomento durante un convegno tenuto a Caltanissetta.
Secondo il parere di Colaninno il canone dovrebbe raggiungere le 27 mila lire (a fronte delle 19 mila lire attuali) con un aumento di circa il 45%: il tutto servirebbe per riequilibrare il deficit di 4.500 miliardi, impiegati per la manutenzione delle reti. La motivazione ci sembra pretestuosa: ricordiamo che solo una settimana fa il motivo era la disparità con i canoni pagati negli altri stati europei.
I pareri tra gli addetti ai lavori sono discordanti: il Ministro per le Comunicazioni Salvatore Cardinale propone di fare i conti in tasca a Telecom per vedere se veramente i costi citati da Colaninno sono reali; Michele Preda, amministratore delegato di Albacom, richiede una separazione contabile per verificare effettivamente i costi di interconnessione che gli altri operatori devono pagare a Telecom: ci sarebbe il "rischio" che l'utente paghi meno di quanto versano le compagnie telefoniche alternative a Telecom e in questo caso, secondo Preda, l'aumento sarebbe giustificato.
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