Im2Calorie riconosce i vari cibi e ti dice quante calorie stai per ingerire.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-06-2015]
La mania di scattare foto al cibo e pubblicarle su Instagram potrebbe un giorno subire una brusca frenata a causa di Google e al suo Im2Calories, che rivelerà al mondo quante calorie stiamo ingurgitando con quel piatto dall'apparenza così deliziosa.
Si tratta di un progetto che è parte delle ricerche dell'azienda di Mountain View sull'intelligenza artificiale e che, nello specifico, è in grado di calcolare le calorie presenti nel piatto partendo semplicemente da una fotografia.
Utilizzando le tecniche di deep learning sviluppate nei laboratori di Google, Im2Calories analizza l'immagine identificando ogni elemento in essa presente, identificandolo e facendo una stima delle calorie; qualora l'identificazione sbagliasse, l'utente può apportare correzioni che poi finiranno con l'aumentare la precisione del sistema.
«Se Im2Calories individua un hamburger, è perché i pixel nell'immagine sembrano quelli presenti in altre fotografie di hamburger, non perché un ricercatore ha tenuto il sistema per mano - per così dire - durante i test» spiega Kevin Murphy, ricercatore per Google.
Google ha chiesto un brevetto per proteggere questa sua tecnologia, convinta com'è che sarà un gran successo. «Per me, è ovvio che la gente la voglia e che essa sia utile» afferma Murphy. «Adesso possiamo iniziare a unire le informazioni provenienti da diverse persone e cominciare a elaborare statistiche a livello di popolazione. Ho dei colleghi che si occupano di epidemiologia e salute pubblica e vogliono davvero cose del genere».
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La tecnica, messa a punto, potrà trovare molte altre applicazioni. Murphy immagina per esempio di utilizzarla per elaborare statistiche sul traffico creando un sistema in grado di seguire autonomamente ogni singolo veicolo, seguendone il comportamento e imparando così dalla realtà per fornire soluzioni ai problemi della circolazione nelle grandi città partendo da dati veri.
Al momento Im2Calories è in sviluppo e non ci sono piani per il suo rilascio come prodotto; per ora, quindi, possiamo continuare ad abbuffarci senza sentirci troppo in colpa.
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