Prevedere tutte le conseguenze dell'intelligenza artificiale è impossibile.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-06-2018]
Gli assistenti a comando vocale, come Siri, Cortana o Google Assistant, guadagnano quasi ogni giorno qualche nuova abilità.
Generalmente li adoperiamo per eseguire funzioni legate ai dispositivi che adoperiamo quotidianamente, come per esempio iniziare la riproduzione della musica presente sullo smartphone, o per attivare i dispositivi della Internet delle Cose, come un termostato gestito da Amazon Echo o Google Home.
Un video recentemente pubblicato su YouTube, e che riportiamo più sotto, ci mostra quanto però le possibilità siano più ampie, e teoricamente anche pericolose.
L'autore del video è l'artista Alexander Reben e il titolo del filmato è semplicemente Google Shoots, ossia Google spara.
Nel video si vede una pistola ad aria compressa collegata a un meccanismo e puntata su una mela; quindi si sente il comando «Ok, Google. Activate gun» («Ok, Google. Attiva la pistola»). In un attimo, un buzzer si attiva e la pistola spara, mentre l'assistente conferma «Sure, activating gun» («Certo, attivo la pistola»).
Si tratta di un'applicazione stupefacente? Probabilmente no. In fondo ciò che Reben ha fatto non è stato altro che usare i comandi dell'Assistente di Google per attivare una "macchina" particolare, che in questo caso fa sparare una pistola.
Ma, dal punto di vista dell'artista, ciò che è conta è «il discorso che si può sviluppare intorno a un'attrezzatura del genere, più importante della sua presenza fisica».
Lo stesso dispositivo - continua ancora Reben - si sarebbe infatti potuto anche usare «per attivare una sedia massaggiante o una gelatiera» ma, per ottenere l'effetto voluto (ossia che se ne parli), è stata preferita una pistola.
«Parte del messaggio per me include le conseguenze inattese della tecnologia e l'inutilità del tentativo di considerare ogni possibile utilizzo»: Google probabilmente non avrebbe mai immaginato un uso del genere, ma è possibile, e «l'assemblaggio dei pezzi è stato facile».
In un momento in cui molti - tra cui grandi nomi della tecnologia come Elon Musk, Jeff Bezos e Satya Nadella - si interrogano sui limiti e gli eventuali pericoli dell'intelligenza artificiale, l'intento di Reben è ricordare che non è davvero possibile prevedere ogni conseguenza o l'uso che qualche persona può farne: dopotutto, a dare l'ordine di sparare è pur sempre stato un essere umano.
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