[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-05-2019]
Non dovrebbe sorprendere nessuno scoprire che i valori dichiarati dai produttori di smartphone per quanto riguarda l'autonomia dei dispositivi non sia esattamente corrispondente alla realtà.
Di solito i produttori sono per così dire "ottimisti", ma non direttamente menzogneri: infatti i valori ufficiali si riferiscono a delle specifiche condizioni d'uso che non facilmente si verificano quando gli smartphone sono nelle mani degli utenti.
Secondo uno studio condotto da Which?, però, c'è modo e modo di presentare questa differenza. Anzi, a dirla tutta il caso di Apple sarebbe particolarmente eclatante, dato che a quanto sembra l'azienda di Cupertino fa un po' la furbetta quando si tratta di indicare l'autonomia dell'iPhone.
I test condotti hanno infatti rivelato che mentre Apple dichiara che l'iPhone XR offre un'autonomia in conversazione di ben 25 ore, in realtà gli utenti hanno a disposizione soltanto 16 ore e 32 minuti: insomma, Apple indica una durata della batteria che è ben il 31% superiore a quanto si verifica davvero.
Il 31% indicato da Which? non si riferisce soltanto all'iPhone XR: è una media ottenuta provando svariati modelli di iPhone, i quali hanno tutti in comune un'autonomia dichiarata superiore a quella vera.
Apple non è la sola a non essere precisa in questo campo, anche se la concorrenza decisamente non è nelle medesime condizioni. HTC, per esempio, sovrastima anch'essa la durata della batteria dei propri dispositivi, ma non di molto: invece delle 20 ore e mezza dichiarate, i test hanno registrato 19,6 ore.
Più sorprendente è forse il fatto che anche in altre situazioni le misurazioni non corrispondono alle dichiarazioni, ma perché le dichiarazioni sottostimano la durate.
È il caso per esempio di Samsung, Nokia e Sony, che indicano tutte una autonomia inferiore a quella misurata. Addirittura, nel caso di Sony il modello Xperia Z5 Compact ha funzionato per 25 ore e 52 minuti quando ci si aspettava che gettasse la spugna dopo 17 ore.
Apple, in ogni caso, non ci sta a fare la figura delle pecora nera del mondo degli smartphone, e ha risposto alle velate accuse di barare affermando che «Which non ha condiviso con noi la propria metodologia e perciò non possiamo confrontare i loro risultati con i nostri. Noi condividiamo la metodologia che adoperiamo per i test, che pubblichiamo nel dettaglio qui».
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