[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-11-2022]
È passato poco più di un anno dal lancio di Windows 11, ma non si può dire che questa inaspettata versione di Windows, quella con la quale Microsoft s'è rimangiata la promessa di non rilasciare più alcuna nuova major version del proprio sistema operativo, ma di limitarsi ad aggiornarlo continuamente, sia stata accolta con largo entusiasmo.
Secondo i dati diffusi da Statcounter, infatti, in questi 12 mesi Windows 11 è riuscito a insediarsi su appena il 15,44% dei PC con Windows: si tratta comunque di milioni di macchine, ma l'avanzata è tutt'altro che travolgente.
Windows 11 non è particolarmente amato? Sicuramente non se ne sentiva il bisogno, ma bisogna anche riconoscere che la diffusione dell'ultima incarnazione di Windows è frenata dai requisiti hardware che Microsoft ha imposto: la presenza di un chip TPM 2.0, tanto per iniziare, ma anche quella di un processore recente.
Ciò significa che una grandissima parte dei PC tuttora in uso, e ancora perfettamente adeguati alle esigenze dei loro utenti, semplicemente non può eseguire Windows 11 a causa di una scelta fatta da Microsoft.
Certi sistemi che consentono di aggirare la verifica dei requisiti dimostrano che non ci sarebbero veri problemi a eseguire Windows 11 su hardware ufficialmente non supportato ma comprensibilmente un utente, peraltro magari già soddisfatto di Windows 10, difficilmente si sentirà di rischiare l'operazione.
Si capisce quindi che il ritmo di adozione di Windows 11 non può essere certo paragonabile a quello dei suoi predecessori, che non escludevano a priori una gran quantità di combinazioni hardware.
Allo stato attuale, la versione di Windows più utilizzata è Windows 10, montata (sempre secondo i dati di Statcounter) sul 71,88% dei computer con una versione del sistema di Microsoft; seguono poi Windows 7 (9,61%), Windows8.1 (2,45%), quindi Windows 8 e Windows XP, con percentuali inferiori all'1%.
Se si allarga il campo a tutti i sistemi operativi per PC, si scopre che Windows nel suo complesso domina il mercato risultando installato sul 76% dei computer; seguono macOS (15.7%), Linux (2.6%), ChromeOS (2,38%), e gli altri sistemi minori.
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