Le rivelazioni sul caso Sismi di questi giorni potrebbero essere l'estremo tentativo di difesa dell'ex capo della security Telecom accusato di intercettazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-07-2006]
Perché questa improvvisa accelerazione delle rivelazioni sul caso Abu Omar, lo sceicco integralista, accusato di essere colluso con il terrorismo, arrestato illegalmente da agenti Cia, con la complicità del Sismi, il controspionaggio italiano ma all'insaputa dello stesso Governo di allora, quello presieduto da Berlusconi che si dichiara estraneo alla vicenda?
C'è una relazione fra questa improvvisa accelerazione e il gran clamore sui media di qualche settimana fa a proposito della vicenda delle intercettazioni abusive su uomini politici, imprenditori, persone dello spettacolo, giornalisti, compiute da un'agenzia di investigazioni private ordinate e pagate dall'allora capo della security Telecom Italia, Giuliano Tavaroli, anche a capo del Cnag, il servizio interno a Telecom Italia per il supporto tecnico alle intercettazioni della magistratura?
In seguito agli sviluppi dell'indagine su Telecom Italia, Tavaroli ha lasciato l'ex monopolista neanche due mesi fa, l'azienda ha cambiato vertici e riorganizzato parzialmente il Cnag, una inchiesta interna ha fatto emergere carenze e limiti rispetto alla sicurezza delle comunicazioni anche se Telecom si è impegnata in un forte scontro con il gruppo L'Espresso-La Repubblica, negando sue reponsabilità in casi, se ci fossero stati, di violazione delle leggi, che ricadrebbero solo su funzionari infedeli e su Tavaroli.
Quindi Tavaroli avrebbe agito solo per agevolare il Sismi e il Governo in operazioni di sicurezza e non per creare illegalmente un sistema di raccolta di informazioni utili alle politiche di Telecom Italia e del suo presidente attuale. Addirittura, in una versione tutta "eroica" come quella che tenta di accreditare il giornalista Renato Farina ma anche Francesco Cossiga il Sismi e Tavaroli avrebbero agito nell'interesse supremo nazionale.
Questa sarebbe la "verità" che, prima o poi, sarebbe venuta fuori come ha detto lo stesso Tavaroli in un'intervista al Sole24 Ore due settimane fa. Quindi una manovra che sembrerebbe oggi giocare contro Telecom Italia verrebbe invece a favore e sostegno delle "tesi innocentiste" finora proclamate dallo stesso Tronchetti Provera e spiegherebbe perché all'interno della documentazione ci fossero anche dati riguardanti intercettazioni sullo stesso Tronchetti.
Rimarebbero molti punti oscuri: perché veniva fatta dal Sismi con l'utilizzo delle intercettazioni opera di disinformazione anche contro avversari politici del Governo, se con la scusa di combattere i terroristi islamici sono state fatte anche intercettazioni con altri scopi e facendoci la cresta sopra (le intercettazioni sarebbero costate 14 milioni di euro al bilancio Telecom Italia) e poi se è il caso che il personale che in Telecom Italia segue le intercettazioni sia così stettamente legato ai servizi segreti, se è il caso che chi segue le intercettazioni autorizzate dalla magistratura segua anche quelle non autorizzate dei servizi segreti, e se poi i servizi segreti possano in Italia mettere sotto controllo le comunicazioni di tanta gente che con il terrorismo non c'entra niente.
Questa però sono regole della politica, direbbe Tronchetti Provera e la mia azienda non c'entra niente. E se bruciare Pollari fosse l'ultima estrema difesa di Tavaroli?
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