Cosa significa essere un hacker

Raoul Chiesa, uno dei più noti hacker italiani, indaga sul profilo psicologico e sociale degli hacker.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-01-2007]

Raoul Chiesa

Raoul Chiesa, classe 1973, a 13 anni già iniziava a fare l'hacker e a introdursi abusivamente nei sistemi informatici di Bankitalia, IBM e AT&T, per poi diventare uno dei maggiori esperti di sicurezza informatica del nostro Paese: oggi Raoul ha una propria azienda ed è pagato per mettere al sicuro dagli hacker i computer delle maggiori aziende italiane. Raoul è forse l'hacker italiano più famoso, ormai entrato nella leggenda.

Ma chi sono gli hacker? Chi sono quelli più famosi ma anche quelli meno conosciuti, e qual è il profilo dell'hacker medio, sempre che si possa usare questa espressione per quella che rimane un'élite sommersa e messa ai margini. A dare una risposta a queste domande ci ha provato Raoul Chiesa, insieme al criminologo e giudice dei minori Silvio Ciappi, nel loro ultimo saggio, in uscita nella prima metà di febbraio, presso Apogeo, dal titolo Profilo Hacker. Chiesa e Ciappi hanno voluto applicare alla categoria degli hacker le metodologie di criminal profiling con il progetto denominato hackers' profiling project.

Nel definire il profilo criminale dell'hacker, si è cercato di capire cosa spinge i ragazzi all'hacking, quali sono i loro fini e che cosa si prefiggono, chi ambiscono a diventare, che cosa vogliono che la genti pensi di loro, come e per che cosa vorrebbero essere ricordati. Il compito non è facile perché gli hacker di oggi non sono quelli degli anni '90 ed esistono diverse generazioni di hacker, ognuna con caratteristiche, motivazioni e finalità diverse dalle altre; esistono anche hacker di tutte le età, professioni e ceti sociali di provenienza.

E' però possibile individuare alcuni caratteri fondamentali comuni alla stragrande maggioranza degli hacker: secondo Raoul Chiesa "hanno generalmente un quoziente intellettivo al di sopra della media e grandi abilità tecniche e di problem solving; si tratta di adolescenti brillanti ma soffocati da un sistema educativo non adeguato o da insegnanti non preparati o scarsamente equipaggiati; provengono in prevalenza da famiglie problematiche; presentano una ribellione verso tutti i simboli e le espressioni dell'autorità".

Il testo, che ha un'interessante appendice sulle biografie dei maggiori hacker stranieri e sulle loro gesta, non trascura nulla del fenomeno: dalle variazioni negli anni, ai reati informatici e non informatici, da come e perché si diventa hacker, fino all'abbandono di questa scelta; e poi ancora l'etica degli hacker, l'hacker individualista e quello in gruppo, come sono stati combattutti e con quali risultati.

Si tratta di un fenomeno che ha accompagnato e prodotto Internet come l'abbiamo conosciuta finora e che certamente accompagnerà e influenzerà profondamente l'Internet di domani.

Scheda
Titolo: Profilo Hacker
Sottotitolo: La scienza del criminal profiling applicata al mondo dell'hacking
Autori: Raoul Chiesa, Silvio Ciappi
Editore: Apogeo
Prezzo: 15 euro

Sul forum l'eterna discussione sulla differenza tra hacker e cracker.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (3)

Qualcuno si ricorda dei DTE222?
16-1-2007 02:07

Su questo argomento, come già segnalato nell'articolo, è già presente una ampia discussione qui e pertanto in questo thread non saranno ammessi ulteriori commenti.
15-1-2007 11:50

{utente anonimo}
Cosa significa essere un hacker... Leggi tutto
13-1-2007 15:03

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