Il colosso di Redmond tenta di allungare le mani su OLPC studiando un'implementazione ridotta di XP Starter Edition.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-12-2007]
Fortunatamente, almeno per ora sembra un po' la storia -debitamente aggiornata- del cammello che non può passare attraverso la cruna di un ago; ma pare proprio che gli eredi di Zio Bill si stiano attrezzando anche per i miracoli, complice l'inarrestabile progresso tecnologico e la resa incondizionata di Negroponte davanti allo strapotere del business nei confronti dell'innovazione.
Anzi occorrerebbe forse ringraziare il cielo che Microsoft abbia deciso di accodarsi piuttosto che strozzare il progetto nella culla anche a costo di comprarsi in blocco Negroponte con tutto il MIT; e la storia della tecnologia non è avara di esempi: uno per tutti, la guerra di AT&T e RCA contro Edwin Armstrong, inventore della modulazione di frequenza (FM) che infine morì suicida e completamente rovinato dal punto di vista economico.
Se Negroponte si dimostra entusiasta, almeno a parole, meno favorevoli sembrano alcuni dei suoi collaboratori; infatti uno dei redattori del sito OLPC News, Wayan Vota, sostiene di essere ossessionato dall'aperura di Microsoft, che vede come un vero e proprio incubo.
Ovviamente tutti i casi di "carità pelosa" dovrebbero generare almeno un poco di sano scetticismo circa i motivi finali che animano le apparenti buone intenzioni; e l'esempio del latte in polvere inizialmente regalato alle mamme del terzo mondo ne dovrebbe costituire un ennesimo concreto motivo.
Pare tuttavia che il pericolo non sia poi così immediato, in quanto le modifiche nel software procedono con lentezza, vuoi per un'asserita scarsità delle macchine messe a disposizione degli sviluppatori vuoi per l'intrinseca ristrettezza della cruna di cui si diceva prima.
Perciò pare che Microsoft stia tentando di convincere i produttori della mainboard a modificare il BIOS e prevedere un alloggiamento per schedina Secure Digital da 2 Gbyte, visto che il progetto non contempla hard disk ma soltanto 1 Gbyte di memoria a disposizione dei programmi, mentre oggi come oggi a Windows servirebbero 2 Gbyte per "girare"; e se non dovesse essere contentata dal MIT, probabilmente lo sarà da Asus in un futuro che è appena dietro l'angolo.
Anche perché pare che un microsistema marchiato Microsoft e completamente funzionante potrebbe essere presentato già prima delle prossime vacanze estive. Tanto a pagare il conto saranno sempre e soltanto gli utilizzatori finali, come per il latte e le trasmissioni radio.
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