Se la futura Alta autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su Internet non sarà riformata, le associazioni francesi di categoria minacciano di sparare nel mucchio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-11-2008]
Così le ultime esternazioni di Laurent Petitgirard, presidente del consiglio d'amministrazione della SACEM (omologa della nostra SIAE) commentando i risultati della votazione al Senato di qualche giorno fa; votazione che ha visto una convergenza bipartisan verso la soluzione "risposta graduale" al pirataggio delle opere protette, assai moderata nei contenuti rispetto aella brutale repressione oggi vista dai rappresentanti di autori ed editori come l'unico efficace mezzo di tutela degli interessi dei propri rappresentati.
L'intento di esercitare pressioni sui deputati prima della discussione del progetto di legge "Création et Internet" che avverrà il prossimo gennaio - e sperando che nel frattempo analoghe iniziative vengano assunte in altre nazioni tra cui l'Italia - è apparso neppure troppo velato.
"Se si svuotasse la legge dai suoi contenuti ha testualmente affermato se l'espulsione dalla rete restasse nel regno delle ipotesi o venisse addirittura escluso per colpa degli emendamenti, allora non resterebbe che far ricorso alle disposizioni vigenti contro la contraffazione dei contenuti protetti."
Per ora, un colpo di cannone a salve ma il significato dell'avvertimento è chiarissimo: se il testo non venisse profondamente ritoccato nel senso voluto dalle major, la giustizia francese potrebbe essere messa in crisi dalle migliaia di procedimenti civili e penali contro i presunti contraffattori.
"Già adesso" lamenta Petitgirad, "e allo stato attuale del testo in discussione, statisticamente non abbiamo che 5000 probabilità su 15 milioni di download illegali di veder inviare il primo degli avvertimenti previsti; eguale percentuale per quanto riguarda anche il secondo e il terzo degli "schiaffi."
Non occorre essere esperti in calcolo combinatorio per vedere quanto le affermazioni di Laurent Petitgirad siano prive di fondamento, anche a prescindere dal numero delle rilevazioni, che si è ben guardato di spiegare come e perché effettuate.
Infatti anche tenendo per buone le cifre iniziali, a nessuno sfugge la circostanza che i primi 5000 "sospettati" diverrebbero automaticamente "attenzionati speciali" per l'invio del successivo avvertimento, mentre le risorse di ricerca e rilevamento potrebbero essere indirizzate altrove; ad esempio per categoria di utenti, per area geografica o per fascia di età. E questo tralasciando completamente ogni presumibile effetto di deterrenza.
Il fatto è che la SACEM, e con lei tutte le omologhe strutture, hanno la sensazione che il terreno stia velocementre sfuggendo sotto i loro piedi; non essendo al passo con i tempi e con l'evoluzione introdotta dalla diffusione del web e dalle sue infinite possibilità di comunicazione, altro non sanno fare che trincerarsi su miopi posizioni in difesa di diritti di casta coinvolgendo altrettanto miopi autori, che invece troverebbero un fiorente libero mercato su una rete non appesantita da pastoie veteroconservatrici.
La minaccia di adoperare l'artiglieria pesante per uccidere le mosche, è il sintomo più evidente e l'intrinseco riconoscimento della propria debolezza; e la dimostrazione che la storia non ha insegnato nulla a chi non voglia vedere o sapere. Tuttavia l'uso dell'artiglieria in ambienti ristretti è stata abbandonata dai tempi della Regina Cristina di Svezia, che usava sparare con un minuscolo cannoncino agli insetti sui muri di Palazzo Riario, sua residenza romana.
Ma nella vicina Francia erano anche i tempi del "Re Sole", ormai consegnati definitivamente al passato; e poi, come si sa, i Vasa non avevano un gran contatto con la realtà che li circondava.
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merlin