Veltroni scopre i fan degli stupri su Facebook

Il segretari del Pd chiede la chiusura del gruppo che si definisce "fan degli stupri di gruppo".



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-01-2009]

veltroni facebook gruppo stupri

Da quando Facebook è diventato una moda, sembra che tutti facciano a gara per parlarne bene o, più spesso, male. Pochi si rendono conto che è solo uno strumento e che pertanto può essere usato in ogni modo, esattamente come il resto di Internet, dove si trova davvero di tutto.

Stavolta la scoperta è stata fatta da Walter Veltroni, che ha denunciato la presenza su Facebook di un gruppo che si dichiara "fan degli stupri di gruppo". Veltroni ha chiesto la chiusura di tale gruppo.

La condanna del gruppo non può che essere condivisa, ma se Veltroni crede di aver scoperto l'unica mela marcia di Internet si sbaglia di grosso. Internet è così perché riflette le persone che lo frequentano, e Facebook è solo una vetrina di quanto contiene. Non è chiudendo un gruppo su Facebook che si cambia la nostra società.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 29)

Ehm... ma il topic in origine era sul gruppo su FB. :roll: Comunque, ho riattivato il mio profilo su FB e cercato questa famigerata pagina, soltanto per scoprire che è stata rimossa. #-o Leggi tutto
1-2-2009 16:33

Bella discussione, interessante. L'unica parte OT è forse questa in cui dici di essere OT :roll: Leggi tutto
31-1-2009 21:13

Il trauma deriva dall'aver subito violenza, immagino, non dal sapere cosa pensano degli sconosciuti. A tutti, scusate per l'OT prolungato Leggi tutto
31-1-2009 13:31

A parte che pensare una cosa e diffonderla sono due cose ben diverse, la pedofilia non è cavalcare l'ondata emotiva del momento per attaccare internet. Magari fosse così. E' qualcosa che esiste da secoli, ma la sensibilità personale ha subito profondi cambiamenti: il 99% la intende come una grave violazione dei bambini, altro che ondata... Leggi tutto
31-1-2009 11:59

Complimenti! Leggi tutto
31-1-2009 11:06

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Sei favorevole all'utilizzo dei tablet al posto dei libri di scuola?
Sì. L'iPad con i libri multimediali è una figata.
No. È una spesa in più a carico delle famiglie.
Sì. Salviamo gli alberi e inquiniamo con l'e-garbage.
No. I tablet hanno un'obsolescenza tecnologica che galoppa: dopo cinque anni, usati tutti i giorni, sarebbero completamente da buttare.
Sì. Cambia la forma ma non la sostanza e la qualità dell'insegnamento.
No. Gli studenti non imparerebbero più a prendere appunti su carta, a scrivere e a fare i conti a mente.
Sì, ma dalle scuole medie in avanti: alle elementari un bambino dovrebbe imparare a leggere su libri veri. Dovrebbe imparare a consultare l'indice in fondo al libro e a cercare dei documenti in una biblioteca vera e organizzarli, non a fare copia e incolla da internet.
No. Gli stessi docenti, in molti casi, non avrebbero la più pallida idea di come utilizzarli. Per non parlare del Ministero che dovrebbe decidere quali programmi si devono o non si devono usare.

Mostra i risultati (2878 voti)
Maggio 2024
Chatbot, fallimenti a ripetizione
Imparare l'hacking
Il passaporto elettronico si farà alle Poste, anche nei comuni più grandi
Google infila la IA dappertutto
Il reddito universale di base secondo OpenAI
Windows 11 24H2 cripta tutti i drive all'insaputa dell'utente
L'app per snellire Windows 11 rimuove anche la pubblicità
Netflix, utenti obbligati a passare agli abbonamenti più costosi
Aprile 2024
La fine del mondo, di silicio
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 31 maggio


web metrics