Si vuole limitare la libertà di manifestare? A quando il divieto dei cortei in piazza?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-08-2001]
Come accennato, il sito sequestrato era fisicamente ospitato sul server di Isole nella Rete, l'associazione che fornisce servizi internet a molte realtà, centri sociali, giornali, radio e gruppi della sinistra radicale italiana e non solo. Isole nella Rete, in un comunicato stampa, contesta con fermezza il sequestro: esso "non ha alcuna utilità pratica per il magistrato che lo dispone, dal momento che le informazioni che ha acquisito sono di pubblico dominio come lo è stato per molti mesi il contenuto del sito". Sempre dal comunicato di Isole: "L'unica spiegazione che abbiamo per il comportamento della magistratura genovese è che questa inutile operazione di censura sia un atto intimidatorio e di provocazione politica che ben si inquadra nel clima che regna oggi nel nostro paese".
Non dimentichiamo che il provvedimento di sequestro parte proprio da Genova, appena 3 settimane dopo le proteste contro la globalizzazione e il G8. Si vuole così vietare la libertà di costituire cortei? Dobbiamo aspettarci per il futuro anche il divieto di manifestare in piazza? Gli abusi commessi a Genova in occasione del G8 dalle forze dell'ordine sono stati numerosi (e, per una volta, ben documentati); ora il sequestro di Netstrike.it sembra voler lanciare un messaggio ben preciso: "Non possiamo impedire le manifestazioni di piazza? Bene, censuriamo i siti Internet dissidenti, sequestrandoli in via preventiva... tanto, andando bene a scavare, troveremo pure qualche reato per incriminare i gestori e per giustificare il nostro operato. Impediamo i Netstrike, o quanto meno facciamoli sembrare illegali".
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